"Poi preso un pane, rese grazie, lo spezzo' e lo diede loro dicendo: "Questo e' il mio corpo che e' dato per voi; fate questo in memoria di me". Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: "Questo calice e' la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi".
(Luca 22,19)
IL MIRACOLO EUCARISTICO DI LANCIANO
"In questa citta' di Lanciano, circa gli anni 700 di Nostro Signore, si ritrovo', nel monastero di S. Legonziano, ove abitavano Monaci S. Basilio, oggi detto di S. Francesco, un Monaco, il quale, non ben fermo nella fede, letterato nelle scienze del mondo, ma ignorante in quelle di Dio, andava di giorno in giorno dubitando, se nell'Ostia consacrata vi fosse il vero Corpo di Cristo, e cosi' nel vino vi fosse il vero Sangue.
Tuttavia, non abbandonato dalla divina grazia del continuo orare, costantemente pregava Dio che gli togliesse da cuore questa piaga, che l'andava avvelenando l'anima, quando il benignissimo Iddio, Padre di misericordia e d'ogni nostra consolazione, si compiacque levarlo da si' oscura caligine, facendogli quell'istessa grazia, che gia' comparti' all'Apostolo S. Tommaso.
Mentre, dunque, una mattina nel mezzo del suo sacrificio, dopo aver proferito le santissime parole della consacrazione, più che mai si trovava immerso nel suo antico errore, vide (oh favor singolare e meraviglioso!) il pane in Carne e il vino in Sangue converso. Da tanto e cosi' stupendo Miracolo atterrito e confuso, stette gran pezzo come in una divina estasi trasportato; ma, finalmente, cedendo il timore allo spirituale contento, che gli riempiva l'anima, con viso giocondo ancorche' di lacrime asperso, voltatosi alli circostanti cosi' disse: "O felici assistenti, ai quali il Benedetto Dio, per confondere l'incredulita' mia, ha voluto svelarsi in questo SS.mo Sacramento e rendersi visibile agli occhi Vostri. Venite, fratelli, e mirate il nostro Dio fatto vicino a noi.
Ecco la Carne e il Sangue del nostro dilettissimo Cristo.
A queste parole corse l'avido popolo con devoto precipizio all'Altare e tutto atterrito cominciò non senza gran copia di lacrime a gridare misericordia.
Sparsa la fama di cosi' raro e singolare Miracolo per tutta la Citta', chi potrebbe dire gli atti di compunzione che grandi e piccoli frettolosamente accorsi cercavano iscoprire, altri confusi con devote voci invocavano la divina pieta', altri percotendosi il petto si chiamavano in colpa dei commessi errori, altri, con sommessi accenti ed interrotti sospiri, si chiamavano indegni di mirare cosi' prezioso tesoro; altri, finalmente con tacito e riverente silenzio ammiravano, stupivano, lodavano e ringraziavano il Benignissimo Dio ch'avesse voluto sottoporre al senso mortale la Sua immortale ed incomprensibile Maesta'". lxviii
Naturalmente tale fatto prodigioso e' stato indagato anche dalla scienza ed il risultato si può cosi' riassumere.
"1° La carne Miracolosa e' stata identificata come Cuore per i suoi componenti miocardici, endocardici, vascolari ematici e nervosi.
2° Il Sangue e' stato riconosciuto veramente tale, sebbene profondamente modificato nei suoi aspetti, in base alla identificazione della emoglobina con cromatografia in strato sottile.
3° La carne ed il Sangue Miracolosi appartengono, con identificazione sierologica, alla specie umana.
4° E' identico nelle due Reliquie il gruppo sanguigno (AB) identificato con il metodo di Fiori e coll. (1963).
5° Il tracciato elettroforetico delle proteine seriche, ottenuto concentrando il liquido di eluizione del Sangue Miracoloso, si ripropone per un profilo normale, essendo presenti tutte le frazioni proteiche e nella quantita' propria dei soggetti sani.
6° I minerali del Sangue Miracoloso sono risultati ridotti, ma notevolmente aumentato rispetto alla norma, il calcio.
Questa riduzione quantitativa dei minerali può essere spiegato in base agli "scambi" stabilitisi fra il Sangue Miracoloso e la parete del calice del calice di antico vetro nel quale e' rimasto contenuto per molti secoli; mentre per l'aumentato calcio si può pensare che polvere muraria ricca di tali sali sia filtrata nel calice attraverso il coperchio che chiudeva imperfettamente la apertura.
I rilievi morfologici accertati sul Cuore Miracoloso di Lanciano quali l'assottigliamento del tessuto nella zona centrale, e il maggior spessore e il sollevamento in pieghe circolari concentriche in periferia e la presenza di N. 14 fori circolari, a corona sul margine esterno, inequivocabile segno del passaggio dei chiodi, esigono un chiarimento della loro genesi.
A tal fine, e' da ricordare che il tessuto muscolare cardiaco normale, al pari di tutti i muscoli scheletrici, va incontro dopo la morte al "rigo mortis", che nel caso del Cuore Miracoloso, cosi' distaccato dal viscere, portava ad un accartocciamento.
E' allora ragionevole pensare che per opporsi a tale deformazione, i Monaci Basiliani del tempo procedettero a fissare il Tessuto Miracoloso su legno a mezzo di chiodi disposti a corona sul margine esterno (n. 14 fori), ma il tessuto, fissato ai margini, si ritrasse dal centro, qui assottigliandosi, verso la periferia, qui sollevandosi in pieghe circolari pur dovendosi riferire la ampia lacerazione presente nella Reliquia, ad una cavita' ventricolare.
Da tutto ciò deriva che il Cuore miracolosamente apparso in un giorno del lontano VIII secolo sull'altare della piccola chiesa dei Ss. Legonziano e Domiziano tutt'ora esistente, era allo stato vivente e come tale e' andato soggetto alla rigidita' cadaverica.
D'altra parte, anche la presenza dell'endocardio e delle trabecole carnee in altro studio accertati portano a riconoscere una parete di ventricolo cardiaco, e più esattamente del sinistro, in base al rilevante spessore del miocardio.
E' anche da dire che tutti gli accertamenti fatti sul Cuore e sul Sangue Miracolosi non hanno mai portato al riconoscimento di materiali estranei destinati alla mummificazione, e pertanto si esclude la possibilità di un falso "pro fide" operato in antico". lxix
"Le strabilianti conclusioni vengono in qualche modo anticipate da due messaggi telegrafici che lo scienziato (prof. Linoli) invia ai frati.
Il primo, datato 11 dicembre 1970, dice: "In principio erat Verbum et Verbum Caro Factum est"- In principio era il Verbo e il Verbo si e' fatto Carne-.
Il secondo dell'11 febbraio 1971 aggiunge: "Ulteriori ricerche consentono affermare presenza di tessuto muscolare striato del cuore. Alleluja". lxx
di Arrigo Muscio